C’è un nuovo capitolo della cosiddetta guerra al pezzotto ma stavolta si tratta di un attacco diretto messo in pratica direttamente da DAZN, una delle realtà più colpite dal pezzotto.
La società è passata all’attacco, inviando agli utenti che hanno usufruito illegalmente dei suoi servizi (ovvero coloro che hanno guardato in diretta, tramite IPTV, le partite di Serie A) una raccomandata contenente la richiesta di un indennizzo forfettario come “risarcimento danni” e “scusa” per non approfondire per vie legali.
DAZN passa all’attacco, bussando alla porta degli utenti pirata
“Illecita acquisizione di servizi IPTV relativi a pacchetti aventi ad oggetto la visione delle dirette delle partite del Campionato di Calcio di Serie A”. È questo l’oggetto della raccomandata AR che da DAZN, a firma del CEO Stefano Azzi, ha inviato a quegli utenti che sono stati identificati nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce.
Grazie a una segnalazione su Reddit, sappiamo che i riferimenti vanno al procedimento penale n. 7719/22 R.G. N.R. (utilizzo di servizi IPTV illegali tra il 2018 e il 2020) e che la raccomandata sta raggiungendo quegli utenti che hanno già ricevuto (e probabilmente pagato) una sanzone amministrativa alla Guardia di Finanza.
In questa faccenda, DAZN risulta la parte lesa e, con questa raccomandata, propone agli utenti pirata una sorta di indennizzo forfettario pari a 500 euro per chiudere la faccenda senza la necessità di intraprendere “iniziative giudiziarie di natura risarcitoria e protettive“.
Una settimana per rispondere o partono le azioni legali
Dalla ricezione della raccomandata, questi utenti hanno sette giorni di tempo per rispondere. In caso contrario, DAZN afferma che procederà con la fase successiva (avvio delle iniziative giudiziarie approvate) senza inviare ulteriori avvisi.
Tutto ciò è stato possibile perché, in seguito alle indagini sopra-citate che avevano consentito di smantellare una grossa organizzazione IPTV illegale, i dati degli utenti pirata sono stati messi a disposizione dei titolari dei diritti (in questo caso DAZN) per permettere le azioni legali (in sede civile e amministrativa) del caso.
Da inizio 2025, come suggerisce l’ANSA, sono stati sanzionati quasi 2.500 utenti pirata ma i numeri sono destinati a salire entro fine anno, dato che oltre 3.000 sono in fase di identificazione.
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