Nuove sanzioni da pagare per TIM, che stavolta è stato sanzionato dall’Antitrust per aver ostacolato lo sviluppo dell’infrastruttura per la fibra. Una strategia anticoncorrenziale, così è stato definito il piano dell’operatore che non avrebbe rispettato le norme di tutela per la libera concorrenza sul mercato in merito agli investimenti per le infrastrutture di rete a banda ultralarga.

Dettagli e motivazioni della multa di TIM

L’Autorità garante il 25 febbraio ha concluso il procedimento al riguardo, valutando come scorrette le misure di TIM volte a ritardare i lavori per lo sviluppo della fibra FTTH (Fiber To The Home) in determinate aree.

L’operatore avrebbe così ostacolato l’entrata di altri concorrenti proprio nelle cosiddette aree bianche, cioè le zone in cui la creazione di un’infrastruttura non verrebbe giustificata a livello di mercato.

In dettaglio, l’Antitrust ha sottolineato proprio un’azione da parte di TIM che avrebbe intrapreso alcune iniziative legali destinate a ritardare lo svolgimento delle gare indette per il sostegno agli investimenti nelle infrastrutture di rete.

Ciò si traduce in sostanza in ulteriori ritardi nella realizzazione di un’infrastruttura già strutturalmente indietro rispetto agli altri Paesi europei. Di qui la decisione dell’Autorità di destinare a TIM una sanzione di 116 milioni di euro.

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