Nella giornata di ieri vi abbiamo riportato la notizia di strani suoni provenienti dalla navicella Starliner di Boeing, uditi da parte del comandante Wilmore e in seguito fatti ascoltare anche al centro di controllo missione; a distanza di poche ore, dopo aver analizzato la questione, la NASA ha rilasciato un comunicato stampa per fare luce sull’accaduto.
I rumori provenienti dalla navicella Starliner sarebbero dovuti ad un problema di configurazione audio
Per quanto piccolo e insignificante, almeno se paragonato ai problemi riscontrati in precedenza, quello occorso nelle ultime ore sulla Stazione Spaziale Internazionale che ha coinvolto ancora una volta la navicella Starliner di Boeing è stato ampiamente spiegato da parte dell’agenzia spaziale americana; la NASA ha infatti diramato un comunicato stampa per spiegare a cosa fossero dovuti gli strani rumori provenienti dagli speaker della navicella già menzionata. Di seguito la spiegazione dell’agenzia:
Il suono pulsante proveniente da un altoparlante della navicella spaziale Starliner della Boeing, sentito dall’astronauta della NASA Butch Wilmore a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, si è interrotto. Il feedback proveniente dall’altoparlante era il risultato di una configurazione audio tra la stazione spaziale e Starliner.
Il sistema audio della stazione spaziale è complesso, consentendo l’interconnessione di più veicoli spaziali e moduli, ed è normale avvertire rumore e feedback. All’equipaggio viene chiesto di contattare il controllo missione quando sentono suoni provenienti dal sistema di comunicazione. Il feedback dell’altoparlante riportato da Wilmore non ha alcun impatto tecnico sulle operazioni dell’equipaggio, di Starliner o della stazione, compreso l’undocking senza equipaggio di Starliner dalla stazione non prima di venerdì 6 settembre.
Come si evince dal comunicato stampa dell’agenzia, i rumori uditi dall’astronauta sarebbero riconducibili ad un problema di configurazione audio, circostanza non anomala considerando la complessità del sistema audio della navicella. Nessuna brutta notizia dunque, almeno questa volta, per Boeing che ha già riscontrato diversi problemi con la navicella Starliner.
Ricordiamo infatti come il cedimento di alcuni propulsori a delle perdite di elio dal sistema di propulsione abbiano costretto l’agenzia a prolungare la presenza dei due astronauti dell’equipaggio Starliner a bordo della ISS almeno fino al prossimo anno, la decisione è stata presa per scongiurare qualsiasi altra problematica in fase di rientro della navicella.
Se da un lato infatti Wilmore e Williams rientreranno sulla Terra a febbraio 2025 con gli altri due membri dell’equipaggio di Crew-9, Nick Hague (astronauta NASA) e Aleksandr Gorbunov (cosmonauta Roscosmos), la navicella Starliner di Boeing si appresta ad effettuare il rientro senza equipaggio nei prossimi giorni. È infatti fissato per il 6 settembre prossimo venturo (7 settembre alle ore 0:04 in Italia) il rientro della navicella in questione che, se tutto dovesse andare secondo i piani, dovrebbe atterrare alle 6:03 dello stesso giorno nella zona desertica di White Sands Space Harbor nel Nuovo Messico.
Per quanto il rientro di Starliner non possa arrecare danno all’equipaggio, visto che non sarà bordo, si tratta di un ulteriore test per Boeing che sarà impegnata nel prossimo futuro nel tentativo di risolvere tutte le problematiche finora riscontrate al fine di riconquistare la fiducia dell’agenzia spaziale americana, nel tentativo di scongiurare un possibile ripensamento da parte della NASA.
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