La città capitale si prepara ad una nuova invasione, questa volta green e all’insegna di una nuova mobilità urbana: stiamo parlando del debutto dei monopattini elettrici a Roma.

Dopo una sperimentazione che ha stentato a partire, a causa delle enormi difficoltà burocratiche di regolamentazione della circolazione volute dal Decreto Toninelli dello scorso anno, i monopattini elettrici sono ora liberi di circolare in quanto ufficialmente equiparati alle biciclette.

Ovviamente, questo non si traduce nel mancato rispetto di qualsiasi norma: chiunque è interessato a conoscere dettagli sulla normativa vigente e su cosa riserva il futuro dei monopattini elettrici a Roma, può continuare nella lettura. Prima di procedere, però, bisogna fare un appunto: restano ancora esclusi, e praticamente fuorilegge, salvo per le sperimentazioni attive, gli altri mezzi per la micromobilità elettrica come segway, monoruote, hoverboard e skateboard elettrici.

Monopattini elettrici a Roma: le regole

A partire dal 1° Gennaio, monopattini elettrici e bici sono equiparati: si può circolare liberamente con entrambi i mezzi in tutti i luoghi ad essi dedicati. Dopo un piccolo retro-front, in cui sono state richieste da vari esponenti del governo e dalle amministrazioni norme più esaustive e specifiche per la regolamentazione di questo tipo di veicolo per la micromobilità elettrica, utilizzato spesso negli scenari “ultimo chilometro” da chi è costretto a prendere mezzi di trasporto multipli per andare a lavoro, la normativa finale si è concretizzata nell’approvazione del Decreto Milleproroghe, secondo cui i monopattini elettrici:

  • Non possono avere una potenza superiore ai 500W (0.5kW);
  • Non possono trasportare animali, persone o oggetti;
  • Non possono essere trainati;
  • Devono obbligatoriamente essere dotati di luce anteriore e posteriore;
  • Circolare alla velocità massima di 25 km/h su strada, dove consentito, e di 6 km/h nelle aree pedonali;

Chiunque sia ritrovato in possesso di un prodotto non omologato rischia una multa amministrativa da 100 a 800 euro, oltre al sequestro e alla distruzione del veicolo inadempiente. Se quindi possedete un monopattino con una potenza superiore, utilizzatelo soltanto in spazi privati e mai su strada, se non volete incorrere in una multa salata.

Idem per chi effettua modifiche al proprio mezzo: i possessori di monopattino elettrico autocertificano il rispetto delle caratteristiche dello stesso alle norme vigenti, e qualsiasi modifica come l’aggiunta di un sellino, peraltro vietata, ha tutti gli estremi per far scattare la sanzione.

Ci sono regole da rispettare anche quando si è alla guida del monopattino, in particolare:

  • Vietata la guida ai minori di 14 anni;
  • Consentita la guida dai 14 in su, con obbligo di indossare un casco protettivo;
  • Nessun obbligo di indossare il casco per chi ha più di 18 anni;
  • Obbligo di avere le mani sempre libere e a contatto con il manubrio, salvo quando si segnala un cambio di direzione;
  • Obbligo di indossare giubbotti e accessori riflettenti durante la circolazione notturna.

Ci si potrà anche muovere in gruppo, ma sempre in fila indiana – uno dietro l’altro – e mai affiancando più di due veicoli, che comunque dovrebbe essere soltanto fatto in situazioni rare e non d’abitudine.

Per maggiori informazioni sulla normativa vigente in materia, vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.

Monopattini elettrici a Roma: dove possono circolare?

Inizialmente Roma era in lizza per avviare la sperimentazione legata al Decreto Toninelli, approvato nel Giugno 2019, che consentiva ai comuni interessati di stilare un preciso piano d’azione per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Questa sperimentazione sarebbe dovuta durare due anni, e alla fine i risultati delle varie sperimentazioni sarebbero dovuti confluire al Ministero dei Trasporti, così da poter varare una legislazione più snella ed efficace.

Roma ha preso tempo, così che dalla forsennata corsa all’avvio della sperimentazione si è passati direttamente alla liberalizzazione del monopattino su strada. Le regole finali, sancite dal Decreto Milleproroghe, sono chiare, sia per le aree in cui possono circolare i monopattini elettrici, si per le sanzioni a cui i trasgressori vanno incontro in caso di inadempienza.

I monopattini elettrici possono circolare:

  • Su strade urbane con limite di velocità fino a 50 km/h;
  • Su strade extraurbane affiancate da pista ciclabile;
  • Nelle aree pedonali, a velocità ridotta di 6km/h.

Per la circolazione i monopattini sono equiparati alle biciclette, per cui se sul territorio urbano esistono divieti particolari in cui la circolazione delle bici è vietata, non sarà possibile neanche circolare con il proprio monopattino elettrico.

Monopattini elettrici a Roma: dove parcheggiare?

Non esiste una normativa specifica, ma vale quelli che erano i dettami del decreto precedente: i possessori di monopattino non devono intralciare il passaggio dei pedoni, in particolare coloro che presentano problemi di deambulazione o che spingono carrozzine e passeggini.

Sì al parcheggio negli spazi adibiti anche alle biciclette, oppure a bordo strada, purché non si vadano a bloccare o intralciare la circolazione o il parcheggio di auto. Sì al parcheggio sui marciapiedi, sempre nel rispetto dei pedoni e degli esercizi commerciali: se non vi è spazio, meglio sgombrare e parcheggiare ai lati delle strade.

Monopattini elettrici in sharing a Roma

Se gli utenti privati possono circolare liberamente all’interno delle strade della Capitale grazie all’equiparazione ai velocipedi come le biciclette, per i monopattini in sharing la questione è più complessa. L’assessorato alla Mobilità sta lavorando alacremente per approvare in tempi brevi una delibera di giunta, con l’obbiettivo di pubblicare entro marzo un nuovo avviso pubblico.

Bird, Lime e Circle hanno già mostrato il proprio interesse ad offrire monopattini elettrici in sharing, con la possibilità di schierare una flotta compresa tra i 750 e i 1.000 monopattini cadauno. I tempi si prospettano più lunghi perché bisogna prevedere la costruzione di parcheggi in cui riporre i monopattini una volta finita la corsa, così da evitare che siano lasciati per strada e vittima di vandalismo.

Nel resto d’Europa, come ad esempio in Germania, essi vengono lasciati comodamente per strada, ai lati del marciapiede, in modo da non intralciare le piste ciclabili ed i pedoni. Un comportamento così civile da parte dei nostri connazionali, abituati a devastare servizi simili –  già successo in passato per le biciclette elettriche in sharing, sia a Napoli che a Roma – sembra essere fuori discussione: per cui via ad una sfoltita dei posti auto per dare spazio ai monopattini.

Per ogni singolo posto auto che eliminiamo, possiamo sistemare più di 20 monopattini“, spiega Enrico Stefànno, assessore alla Mobilità, che rassicura dicendo che “Gli automobilisti non hanno nulla di cui temere, non ci sarà una mattanza di parcheggi“.