Le bici elettriche tornano al centro dell’attenzione del Governo Conte bis attraverso la previsione del bonus mobilità nel cd. Decreto Clima (Decreto legge per il contrasto dei cambiamenti climatici e la promozione dell’economia verde) quale prima misura per rendere operativo il Green New Deal e punto importante della Legge di Bilancio 2020.

Incentivi alle bici elettriche: fino a 1.500 euro a chi rottama veicoli inquinanti

Il menzionato bonus mobilità va più correttamente inquadrato come bonus in caso di rottamazione di auto e moto inquinanti e permetterà ai soggetti in possesso dei requisiti previsti di ottenere incentivi da 500 a 1.500 euro per l’acquisto di bici elettriche (ma non solo).

Primo requisito fondamentale per avere diritto al bonus, infatti, è quello di rottamare entro il 31 dicembre 2021 un’automobile di classe Euro 3 o inferiore oppure una moto o un ciclomotore fino a Euro 2 o Euro 3 se con motore a due tempi.

L’entità del bonus varia a seconda del veicolo rottamato: per le auto sarà quello massimo di 1.500 euro, mentre per moto e scooter sarà ridotto a 500 euro. Il bonus, spendibile anche per il trasporto pubblico e per i servizi di sharing, potrà anche essere sfruttato parzialmente per più spese (ad esempio una parte per una bici elettrica e una parte per un abbonamento per i mezzi di trasporto pubblici).

Tra la fine del mese di marzo e l’inizio di aprile dovrebbe essere creato un apposito portale del Ministero dell’Ambiente per la gestione dei bonus mobilità. Attraverso questo portale, seguendo le istruzioni prescritte e inserendo i propri dati e ovviamente il certificato di rottamazione del proprio veicolo, il cittadino potrà ottenere un buono in forma virtuale, che sarà poi valido per tre anni, dunque spendibile entro il 2024. I bonus in questione saranno richiedibili fino ad esaurimento dei fondi stanziati, pari a 255 milioni di euro fino al 2024.

Queste misure di incentivazione della mobilità elettrica sono rivolte ai cittadini residenti in città sottoposte a procedure di infrazione Ue per il superamento delle soglie di inquinamento, in aree metropolitane e in città con oltre 50 mila abitanti nelle Regioni Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

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