I droni stanno venendo usati per i compiti più disparati: dal semplice volo da hobbista alla cura e alla manutenzione dei campi coltivati, fino anche alla diagnostica dei cavi ad alta tensione. Un uso però ancora più disparato è stato pensato all’Università di Leeds, Gran Bretagna, in cui hanno realizzato un drone asfaltatore.

Non si tratta propriamente di un drone aereo ma di un drone ibrido che può sia volare per ara che “camminare” per strada. Dotatao di una piccola stampante 3D sviluppata dalla University College di Londra, riesce ad identificare buche o comunque difetti nell’asfalto delle strade a ripararlo in maniera autonoma.

Il core del progetto è un algoritmo di riconoscimento degli oggetti (computer vision) applicata ad un’intelligenza artificiale che permette di coordinare non solo il movimento del drone ma anche la stampante 3D.

Buche per la strada? Le tappa il drone asfaltatore 1

Il materiale che viene prodotto non è propriamente asfalto e non ha neanche le proprietà di resistenza e struttura dell’asfalto. Tuttavia, nel breve e nel medio periodo, è una soluzione più che accettabile in attesa di un ri-asfalto completo.

Quando pensiamo alla manutenzione infrastrutturale siamo abituati a pensare a soluzioni che si muovono sulla scala dei metri e delle tonnellate, quando invece molti problemi alla loro nascita sono situati in quella dei centimetri e dei grammi. – Phil Purnell, docente di Materiali e Strutture

Una critica umoristica

Oltre che per essere famosissima per l’incredibile patrimonio culturale, architettonico e storico che possiede, sfortunatamente Roma è conosciuta anche per le strade in asfalto non propriamente perfette. La presenza delle molte buche è finita più e più volte nei TG nazionali e internazionali con un danno di immagine non da poco. Ebbene, a Roma il drone asfaltatore farebbe più che bene.